Arriva l’estate, il sole risplende e cresce la voglia di trascorrere tempo all’aria aperta… ma attenzione, proprio in questo periodo, capita di frequente di imbattersi in spiacevoli “incontri ravvicinati” con alcuni insetti: zanzare, formiche, ragni, pulci, api e vespe.
Durante i mesi più caldi, infatti, grazie alla maggiore diffusione, ritrovarsi loro prede è all’ordine del giorno. Come si fa, nel caso non ce ne accorgessimo, a distinguere le diverse punture dei vari insetti?
Scopriamolo insieme!
Generalmente gli insetti possono pungere per due motivi, per nutrirsi o per difendersi.
Il contatto iniziale può essere più o meno doloroso e potrebbe essere seguito da una lieve reazione a livello cutaneo, che si manifesta con gonfiore, arrossamento e un fastidioso prurito.
Ecco le punture più comuni che dovremmo saper riconoscere, per trattarle nella maniera più appropriata:
• Punture di zanzara
Hanno l’aspetto di pomfi sottocutanei arrossati. Nonostante siano molto pruriginose, non richiedono molte cure. Per lenire può essere utile spalmare una crema lenitiva a base di cloruro di alluminio oppure rimedi naturali come Aloe vera o Tea Tree oil, massaggiando la pelle per contrastare la sensazione di prurito.
• Punture di pulce
Si presentano solitamente su polsi e caviglie, a grappolo o a gruppi di 3 o di 4. Sono caratterizzate da piccoli rigonfiamenti rossi nella zona intorno al morso, che generano prurito molto intenso.
Devono essere trattate lavando e disinfettando l’area lesa, con applicazione di ghiaccio e creme contenenti calamina o idrocortisone. Molto importante evitare di grattarsi per non generare possibili infezioni.
• Punture di ragno
Seppur molto dolorosi, i morsi di ragno nel nostro Paese, nella maggior parte, sono del tutto inoffensivi. Si caratterizzano per i due tipici buchi di entrata, nel caso della vedova nera, o dalla ferita denominata “a bersaglio”, tipica del ragno violino.
Diventano man mano sempre più rossi e gonfi e in alcuni casi possono provocare crampi muscolari, brividi, nausea, pressione del sangue più elevata, sudorazione e mal di testa.
Anche in questo caso basta applicare del ghiaccio per lenire dolore e prurito.
Mentre se l’infiammazione persiste, rivolgersi al medico.
• Punture di ape o di vespa
Sono tra quelle più dolorose e, di solito, hanno effetti del tutto analoghi tra loro: gonfiore, bruciore intenso e prurito.
Il dolore scompare abbastanza velocemente, mentre il gonfiore può aumentare nelle 24 ore successive.
Nel caso si tratti di un’ape, sarà facilmente riconoscibile dalla presenza del pungiglione rimasto incastrato sulla pelle e si dovrà provvedere subito alla rimozione.
Se invece non vi è traccia del pungiglione, molto probabilmente a pungere sarà stata una vespa.
Per trattarla, apporre ghiaccio sulla puntura, avvolto in un fazzoletto di cotone oppure dell’aceto di mele.
Raramente, può dare reazioni allergiche gravi. Qualora si presentassero sintomi insoliti o esagerati come vomito, rush cutaneo, prurito diffuso su tutto il corpo, stordimento o perdita di coscienza, è importante recarsi subito in pronto soccorso.
• Punture di formica
Ebbene sì, anche questi laboriosi e apparentemente inoffensivi insetti possono pungere, in particolare le formiche rosse, trasmettendo un veleno irritante per la pelle, che causa la formazione di una piccola piaga rossa con una vescica, sulla zona colpita.
Attenzione a non toccarla né romperla assolutamente, ma andate dal vostro farmacista di fiducia per farvi consigliare una pomata appropriata.
Questi sono solo i principali tipi di punture d’insetti, se necessiti di maggiori informazioni sull’argomento, contattaci… lo staff della Farmacia Del Gesù è a tua disposizione!
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