L'ASMA: le diverse tipologie, cause, sintomi e terapie
12 APR

L'ASMA: le diverse tipologie, cause, sintomi e terapie

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L’asma è una malattia causata da fattori genetici e ambientali non ancora completamente noti.

L'Asma è una patologia infiammatoria,  in cui le vie aeree si restringono, di solito in modo reversibile, in riposta ad alcuni stimoli.

Spesso i bronchi diventano sensibili  a particolari allergeni, soprattutto i pollini, o al contatto con determinate sostanze inquinanti, fumo ecc. ed in un soggetto predisposto rispondono in maniera esagerata, infiammandosi. Questo provoca formazione continua di muco, denso e vischioso ed anche se il soggetto tossisce abbondantemente, sono inattivi i sistemi di pulizia abituali delle vie respiratorie. Inoltre, la mucosa dei bronchi si rigonfia per edema (abnorme aumento di liquido ) e la respirazione diventa difficile, con sibili o fischi respiratori caratteristici. Tutti questi sintomi possono svilupparsi in tempi diversi, nel corso della vita. È un tipo di reazione esagerata bronchiale, perché gli stessi stimoli nei soggetti sani non determinano questo tipo di risposta. 

I sintomi più comuni sono tosse, respiro sibilante e respiro affannoso, insorti in risposta a specifici fattori scatenanti, che in soggetti predisposti  aumentano il rischio di attacchi.

Fattori scatenanti sono:

-permanenze in luoghi chiusi con aria viziata e mancato ricambio di aria; 

-infezioni respiratorie, specialmente da  virus, che  possono far durare nel tempo l’infiammazione, per cui è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale nei pazienti asmatici. Se l’esposizione ad infezioni avviene in tenera età, il rischio è maggiore, perché a questa età le vie aeree si rimodellano;

- sforzi fisici, perchè anche una breve corsa può dar luogo ad un attacco;

- animali domestici, in caso di allergia al pelo; 

-contatto con allergeni, sia respiratori (muffe, acari, pollini) che alimentari;

-farmaci, come i betabloccanti o l’aspirina;

-esposizione ad inquinanti presenti nell’ambiente, come profumi, lacche, vernici, solventi organici;

-umidità: l’eccesso di umidità ambientale può scatenare attacchi di asma nei soggetti predisposti;

-fumo da sigaretta, un fattore di rischio dimostrato, anche quando passivo; 

-reflusso gastroesofageo, soprattutto di notte, perché la posizione orizzontale favorisce la risalita dell’ acido dello stomaco verso le vie respiratorie.

È possibile classificare l'asma secondo una scala di gravità con un esame molto semplice, la spirometria: consiste nell'espirare con forza in un boccaglio collegato ad un apparecchio chiamato spirometro. In base ai risultati della spirometria e all'analisi dei sintomi ed altre indagini prescritte dallo specialista, è possibile una valutazione, ma il parere dello specialista è ancora più essenziale per esaminare l'andamento dell'asma, perché la terapia comprende diversi farmaci da calibrare ed i controlli periodici del paziente permettono l’istituzione di una terapia personalizzata, che massimizzi efficacia e sicurezza dei medicinali assunti.

 Si possono utilizzare:

-broncodilatatori a breve durata d’azione (o SABA, Shortly Acting Beta Agonist), sostanze ormai molto conosciute dal pubblico, come il salbutamolo, che producono un sollievo temporaneo della sintomatologia, ma non agiscono sull'infiammazione; 

-broncodilatatori a lunga durata d’azione (o LABA, Long Acting Beta Agonist) , che permettono di controllare la sintomatologia per intervalli di tempo maggiori;

-cortisonici, che devono essere assunti per uso inalatorio per regolare l’infiammazione bronchiale;  

-antimuscarinici e anti-leucotrienici ,con effetti antinfiammatori, vengono aggiunti quando la terapia non controlla bene i sintomi;

-farmaci biologici, ottenuti con le biotecnologie , sono solo per i pazienti con asma grave non controllabile con la terapia tradizionale. Hanno anche permesso di limitare il dosaggio dei cortisonici, riducendo effetti collaterali.

Purtroppo, pur essendo una malattia che provoca pericolosi attacchi, per diverse ragioni i pazienti tendono a seguire poco e male la terapia prescritta. Spesso l’asmatico decide in maniera autonoma di ridurre il dosaggio delle cure o addirittura di sospenderle. Questo aspetto aumenta il rischio di nuove crisi. Se è possibile una diagnosi precoce, quello che invece manca al paziente è la consapevolezza che si tratta di malattia destinata ad un decorso peggiore se non curata.

La conferma della diagnosi di asma si basa sui riscontri dei test della respirazione (funzionalità polmonare). La radiografia del torace viene solitamente prescritta per escludere altre patologie respiratorie come la BPCO, cioè la broncopneumopatia cronica ostruttiva: in caso di asma questo esame risulta normale.

Infine vengono eseguiti anche i classici test allergici, sul sangue per stabilire la quantità di anticorpi IgE , o sulla pelle con affidabili test cutanei.

Questi esami sono importanti  per diagnosticare l'asma in soggetti non fumatori e con una componente allergica tra i fattori scatenanti. 

Ai fini della prevenzione degli attacchi, si raccomanda di assumere invece farmaci che favoriscono il mantenimento della pervietà delle vie aeree.

L'asma è difficile da diagnosticare nei bambini molto piccoli, nei quali  una sottostima e un sotto-trattamento sono frequenti. 

Il “wheezing” o “sibilo” è quel rumore prodotto durante la respirazione in alcune forme patologiche , ma non sempre si tratta di asma. È il segnale  di una infiammazione a livello bronchiale e dunque la sua presenza non autorizza a porre una diagnosi di asma nel bambino. 

Ci sono vari tipi infiammazione dell’albero bronchiale e si può distinguere un respiro sibilante non allergico ed una  bronchite asmatiforme.

Il Respiro sibilante non allergico, può essere presente in  bambini che nei primi mesi di vita hanno avuto la bronchiolite e che continuano ad avere una esagerata reattività  delle vie aeree, che permane di solito fino all'età di 11/13 anni. In caso di infezioni virali o di altri stimoli delle vie aeree superiori, i loro bronchi reagiscono con il sibilo, dovuto alla ostruzione al passaggio dell’aria. 

La Bronchite asmatiforme ha una sintomatologia simile ad asma con respiro sibilante e può verificarsi in bambini che presentano già alla nascita vie aeree di calibro ridotto ed altri fattori di rischio come madre fumatrice durante la gestazione e conseguente esposizione a fumo passivo o l’essere nato prematuro. In questi bambini le infezioni virali influenzali e parainfluenzali o il semplice raffreddore sono in grado di scatenare respiro sibilante e sintomi respiratori.

Asma da allergeni e stress. I pollini o altri allergeni ambientali, nonché lo sforzo fisico o un odore particolare, possono essere all'origine di crisi respiratorie caratterizzate da “fame d’aria” (dispnea), tosse secca e stizzosa e respiro sibilante, che si ripetono spesso e con presenza di spasmi muscolari, edema delle mucose ed ipersecrezione di muco. Questi eventi creano difficoltà nel passaggio dell’aria nei bronchioli, non sono  associati a febbre e sono più comuni nei bambini più grandi che non nei lattanti. 

I bambini nati in famiglie asmatiche o con ereditarietà per la febbre da fieno o ancora per forme allergiche sono i candidati più vicini a sviluppare l’asma. 

Nel caso di asma allergica, la prevenzione consiste, oltre a misure di prevenzione ambientale come la rimozione degli allergeni , tipo polvere, cibi, nell’attivazione della respirazione nasale  e di una terapia terapia antinfiammatoria che preveda insieme sia i corticosteroidi per via inalatoria che gli antileucotrienici , farmaci  in grado di bloccare i leucotrieni, sostanze liberate soprattutto dai globuli bianchi che intervengono in allergie ed infiammazioni e  determinano la costrizione dei bronchioli,  aumentano la produzione di muco (catarro) e provocano  edema. Gli antileucotrienici permettono una azione antinfiammatoria  che non può essere svolta soltanto dai corticosteroidi inalatori.

Talvolta l’immunoterapia specifica (vaccino) risolve il problema, specie se si è risultati positivi ad un solo allergene.

Studi recentissimi hanno individuato anche  nello stress una delle cause stimolanti l’attacco di asma: si è scoperto infatti che a livello cerebrale ci sono due i siti responsabili di attivare  e mantenere l’infiammazione bronchiale, il cingolo anteriore e l’insula.

La terapia

Tutte e tre le forme patologiche che annoverano tra i sintomi il respiro sibilante hanno all’origine una infiammazione bronchiale in cui i leucotrieni hanno un ruolo fondamentale.  

Pertanto, l’uso di farmaci che intervengono sull’infiammazione bronchiale con un’azione specifica sui leucotrieni (quale il montelukast) risultano particolarmente efficaci in tutte e tre le forme di respiro sibilante in particolare nelle forme di bronchiti asmatiformi di origine virale in cui i corticosteroidi utili nella fase acuta non sono efficaci come preventivi.

Poiché queste forme di respiro sibilante sono sostenute da una infiammazione sottostante è importante adottare una terapia antinfiammatoria preventiva per alcuni mesi durante la stagione delle infezioni virali o della massima esposizione ai fattori scatenanti nel caso di asma allergica al fine di ridurre la frequenza e l’intensità dei sintomi e prevenire le riacutizzazioni. 

Talvolta l’immunoterapia specifica (vaccino) risolve il problema, specie se si è risultati positivi ad un solo allergene.

Donne in gravidanza

 Il controllo dell'asma durante la gravidanza è cruciale, in quanto una malattia materna poco controllata può provocare un aumento della mortalità del feto, di parti prematuri e di neonati di basso peso.

Pazienti anziani

Gli anziani hanno un'elevata presenza anche  di altre malattie polmonari ostruttive (p. es., broncopneumopatia cronica ostruttiva), quindi durante la cura per asma, possono essere più sensibili agli effetti avversi dei beta-2-agonisti e dei corticosteroidi per via inalatoria e  bisogna stare particolarmente attenti perché possono provocare  ipertensione e demineralizzazione ossea.

Una considerazione a parte merita la Sindrome da disfunzione reattiva delle vie aeree. L'esposizione domestica all'ossido nitrico e a composti organici volatili (pitture, solventi, adesivi) è implicata nello sviluppo di una sindrome da disfunzione reattiva delle vie aeree, molto simile ad un’asma persistente, in persone che invece non hanno anamnesi positiva per asma. Può essere considerata a volte una forma di malattia polmonare di origine ambientale e/o professionale, tuttavia, questa sindrome  ha molte somiglianze cliniche (p. es., respiro sibilante, dispnea, tosse)con l’asma.


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