Offerta Triticum Vulgare Crema Soluzione 15%

Triticum Vulgare Crema Soluzione 15%

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Triticum vulgare o sativum o aestivum (nome comune: frumento o grano tenero) è una pianta erbacea annuale appartenente al genere Triticum, famiglia Poaceae. L’estratto acquoso è utilizzato in farmacologie per le sue proprietà rigenerative della pelle che vengono “sfruttate” nel trattamento delle ulcere e delle piaghe da decubito. Non solo, Triticum vulgare è indicato anche in caso di infiammazione e alterato trofismo dei tessuti dei genitali femminili e nella profilassi pre e postchirurgica in ginecologia.

A seconda della formulazione farmaceutica utilizzata - Triticum vulgare è disponibile come crema, garze impregnate, ovuli, lavanda –  e dell’indicazione terapeutica, in genere si procede con una o due applicazioni topiche (crema, garze medicate) o intravaginale (crema, ovuli, lavanda). L’unica controindicazione accertata è l’ipersensibilità verso il principio attivo.

Negli studi clinici, gli effetti collaterali, quando rilevati, erano rappresentati da lievi reazioni locali al sito di applicazione. Non sono noti episodi di sovradosaggio e limitazioni all’uso in gravidanza o durante l’allattamento.

Le formulazioni farmaceutiche a base di Triticum vulgare estratto acquoso contengono 2-fenossitanolo come eccipiente. Si tratta di un agente antibatterico, utilizzato come conservante, che è stato associato a dermatite da contatto. Altri eccipienti, presenti nelle diverse formulazioni, che possono dare, raramente, problemi cutanei comprendono alcool cetilico e stearilico (dermatite da contatto), metil e propilbaraidrossibenzoato, appartenenti al gruppo dei parabeni (reazioni allergiche anche ritardate), benzalconio cloruro (irritazione cutanea).

Non sono note interazioni farmacologiche con l’estratto acquoso di Triticum vulgare.

Ma qual è il meccanismo d’azione dell’estratto aquoso di Triticum vulgare? L’estratto di Triticum vulgare interviene nei processi di riparazione dei tessuti: stimola la chemiotassi e la maturazione dei fibroblasti, elementi cellulari preponderanti nel derma, tessuto intermedio che insieme a epidermide e ipoderma costituisce la pelle. In caso di danno cutaneo, i fibroblasti svolgono un ruolo chave perché inducono la formazione di tessuto di granulazione che funziona come supporto per il successivo processo di re-epitelizzazione.

In vitro, l’aggiunta di Triticum vulgare estratto acquoso ai brodi di coltura cellulare è stata associata ad un aumento dose-dipendente della proliferazione cellulare, ad aumento dell’attività dell’enzima ornitina decarbossilasi (ODC), indice di un’accelerata sintesi proteica, e della captazione di prolina da parte dei tessuti.

In uno studio pilota randomizzato, l’applicazione di Triticum vulgare estratto in caso di ulcere cutanee agli arti inferiori ha determinato una riduzione della lesione del 40-50% quando utilizzato come crema, garze medicate, idrogel o dressing gel; l’azione curativa è risultata inferiore con la schiuma.

L’efficacia di Triticum vulgare estratto acquoso nel trattamento delle piaghe da decubito non è risultata più efficace del placebo in pazienti con piaghe superficiali o di grado II secondo la classificazione NPUAP (National Pressure Ulcer Advisory Panel) (studio clinico randomizzato in doppio cieco).

L’applicazione di Triticum vulgare estratto in caso di infiammazione e alterato trofismo degli organi genitali femminili è risultata più efficace del placebo nel migliorare sintomi quali secchezza vaginale, dolore, bruciore, prurito, leucorrea, dolore pelvico, eritema ed edema vulvare e/o vaginale. Triticum vulgare estratto ha evidenziato efficacia terapeutica paragonabile a benzidamina cloridrato in caso di vaginite batterica.

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