ULTRAPROCT*12SUPP
- Disponibilità: Non Disponibile
- Imponibile: 7,30€
- Marca: LEO PHARMA INTENDIS
- Codice Prodotto: 021122066
Ogni supposta contiene fluocortolone pivalato 0,612 mg, fluocortolone caproato 0,630 mg, cincocaina cloridrato 1 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1. Ogni g di unguento rettale contiene fluocortolone pivalato 0,918 mg, fluocortolone caproato 0,945 mg, cincocaina cloridrato 5 mg. Eccipienti con effetto noto: Olio di ricino idrogenato. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
EccipientiUnguento rettale: polietilenglicole–400–monoricinoleato; olio di ricino idrogenato; 2–ottildodecanolo; olio di ricino; olio profumato Citrus Rose. Supposte: gliceridi di acidi grassi saturi.
Indicazioni terapeuticheL’associazione contenuta nell’Ultraproct consente il trattamento polisintomatico della sindrome varicosa anorettale.Il poter disporre sia delle supposte che dell’unguento rettale consente di raggiungere i settori venosi interno ed esterno che possono essere coinvolti contemporaneamente nel fenomeno varicoso. Emorroidi interne ed esterne, ragadi anali, proctiti.
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilità verso i principi attivi, specie la cincocaina, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Processi tubercolari e luetici nella regione da trattare, vaiolo, varicella, pustole vacciniche.
Posologia•Supposte In genere è sufficiente una supposta al giorno. Dopo la scomparsa completa dei disturbi, si raccomanda di proseguire il trattamento ancora per una settimana con l’impiego di 1 supposta ogni 2 giorni. E’ consigliabile introdurre la supposta dopo la defecazione. • Unguento rettale Si applica in genere due volte al giorno uno strato sottile di unguento rettale. Nel primo giorno si raccomandano anche 3–4 applicazioni del preparato per ottenere una più rapida scomparsa della sintomatologia. Per evitare le recidive il trattamento va protratto con un’applicazione al dì ancora per qualche giorno dopo la scomparsa completa dei disturbi. L’introduzione intrarettale dell’unguento rettale può essere praticata per mezzo dell’apposita cannula annessa alla confezione, avendo cura di eseguire l’applicazione dopo l’evacuazione delle feci. La durata del trattamento non dovrebbe, quando possibile, superare le quattro settimane. Pazienti pediatrici: nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
ConservazioneUnguento rettale: conservare a temperatura inferiore ai 25° C. Supposte: conservare in frigorifero (2° C – 8° C).
AvvertenzeNel caso di micosi presente nella zona da trattare, sono indicati antimicotici topici. L’uso, specie se prolungato, dei prodotti per uso topico può dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso è necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea. Nell’eventualità di applicazioni topiche su superfici estese, su cute lesa o in presenza di bendaggio occlusivo, i corticosteroidi potrebbero essere assorbiti in quantità tali da causare effetti indesiderati sistemici. Evitare il contatto con gli occhi. Si raccomanda di lavare accuratamente le mani dopo l’uso. Qualora le supposte fossero diventate molli per il caldo, dovranno essere immerse in acqua fredda, prima di aprire l’involucro, fino a quando non abbiano ripreso una consistenza sufficiente.
InterazioniSi ritiene che il trattamento concomitante con inibitori di CYP3A, compresi i medicinali contenenti cobicistat, possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici. L’associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso è necessario monitorare i pazienti per verificare l’assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi.
Effetti indesideratiRari casi di irritazione locale con bruciore. Casi di sensibilizzazione in soggetti predisposti, verso uno o più componenti del prodotto, specie la cincocaina. Le basse dosi di principi attivi contenuti nel prodotto non rendono plausibile una facile insorgenza di fenomeni secondari sistemici da assorbimento. Nel caso questi si presentassero potrebbero essere riconducibili agli effetti secondari classici dei corticosteroidi, sia pure di entità molto ridotta. Per periodi di trattamento prolungati (più di 4 settimane) potrebbero manifestarsi sintomi a livello locale quali atrofia della pelle. In rari casi possono verificarsi reazioni allergiche a livello della cute. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
SovradosaggioNon sono noti casi di sovradosaggio da Ultraproct. In accordo con i risultati ottenuti dagli studi di tossicità acuta effettuati con gli esteri del fluocortolone non ci si aspetta alcun rischio di intossicazione a seguito di una singola applicazione rettale o perianale di Ultraproct, nemmeno in seguito ad un involontario sovradosaggio. Nel caso di assunzione orale accidentale gli effetti sistemici, dose–dipendenti, potrebbero essere causati dal principio attivo con azione anestetica, cincocaina, e potrebbero manifestarsi con sintomi a carico del SNC (convulsioni, inibizione o arresto delle funzioni respiratorie) e disturbi cardiocircolatori (depressione o cessazione delle funzioni cardiache).
Gravidanza e allattamentoGravidanza Studi sperimentali sugli animali con i corticosteroidi hanno evidenziato una tossicità riproduttiva. Alcuni studi epidemiologici suggeriscono che vi potrebbe essere un aumentato rischio di palatoschisi nei neonati da donne trattate con corticosteroidi sistemici durante il primo trimestre di gravidanza. Ultraproct non deve essere usato durante il primo trimestre di gravidanza a meno che i benefici non giustifichino i potenziali rischi per il feto. Allattamento Non esistono dati del passaggio delle sostanze nel latte materno, pertanto consultare il medico prima dell’utilizzo.